venerdì 20 marzo 2020

"La campana dell'arciprete" di Danila Comastri Montanari



Bologna, 1824: La tranquilla vita della parrocchia di campagna dell'anziano arciprete Don Priamo viene sconvolta dal ritrovamento, nella cella campanaria, del cadavere di Amelia, una ragazza incinta. 
Tutto sembra far pensare ad un incidente, eppure Don Priamo non ne è convinto: secondo lui la ragazza non era da sola in quella torre e non è morta per una semplice caduta. Improvvisandosi detective, insieme all'amico medico Cesare Cantalupi, poco credente ma persona estremamente fidata e intelligente, inzia un'indagine alla ricerca del colpevole che lo porta a scavare nelle vite dei suoi parrocchiani. Vengono così alla luce vergognosi segreti, ipocrisie e loschi affari di ogni genere. Don Priamo rimane sconvolto: è forse stato cieco, per tanti anni, da non vedere cosa succedeva tra le sue pecorelle? 
Numerosi sono i personaggi di questo romanzo: l'ossessionato pretino Don Carlo, la permalosa e acida perpetua, il falso ed ipocrita Don Cirillo, la zingara del paese, la stregona tacciata di magia nera, la ricca marchesa e tanti altri.
Questo folto gruppo di individui - vivi, credibili e meravigliosi nella loro umanità- si muove sul palcoscenico del romanzo, danzo vita ad una vicenda che si rivelerà sempre più intrecciata sino all'insospettabile conclusione.


Don Priamo, personaggio che ricorda vagamente Padre Brown, per l'aspetto e l'intuito che lo contraddistinguono, è sicuramente un punto di forza dell'opera, che si rivela un giallo storico con testi brillanti, permeati di sottile sarcasmo e osservazioni geniale. 
L'autrice, già pratica di ambientazoni storiche, in questo romanzo esprime al meglio il proprio talento letterario creando un personaggio indimenticabile dalla personalità travolgente, che cerca la verità e non si ferma prima di averla trovata. Arciprete che comprende le debolezze umane, Don Priamo è un investigatore sui generis, che cerca il colpevole non per condannarlo bensì per salvarlo, prima che la sua anima sia perduta per sempre.

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